14 risposte a questa discussione

[ConteZero]

Lo scrivo qui perché non ce la faccio più a vedere i loghini stampati in ogni dove:

Non servono ad un cazzo.


THX è uno standard minimo da rispettare (aka avere dispositivi certificati THX vuol dire avere una buona resa) ma ambedue i sistemi valgono solo se a casa vostra viene l'installatore certificato (a pago) e vi fa il setup.

ISF è essenzialmente un sistema di controlli fatti per tweakare i vari sistemi audio/video in modo da avere una resa fedele a quella dell'originale girato... il bollino ISF vuol dire solo che ci sono i controlli per poter fare quelle regolazioni.

Avere dispositivi "THX" o "ISF" al più significa avere dispositivi che sono ADATTABILI per avere qualità ideali, ma senza il room setup fatto a modo (e ci vogliono apparecchiature e tempo) non serve ad un cispolo.

Al massimo oggi con THX s'intende che il sistema ha colori e luminosità tarate in fabbrica, peccato che se fosse veramente così dovreste avere la scossa da 2000W sui ditini ogni volta che provate a regolare contrasto, luminosità e via dicendo dai menù del televisore (e l'iniezione letale quando attivate porcate come il clearvideo, il sistema del contrasto dinamico, l'edge sharpener, il noise reduction e via cantando).

[ConteZero]

Ed allora cosa vuol dire "certificato THX" ?

In generale significa che il dispositivo che avete davanti rientra in certi parametri.
Questi parametri PIU'altri parametri (relativi alla stanza e, mentre mia madre succhia cazzi, a quello che stà intorno al dispositivo che avete davanti) possono rendere il sistema THX.
Ma se non tutti QUASI TUTTI i dispositivi possono aspirare alla certificazione THX visto che in pratica quello che gli viene chiesto è di fare "un blu che non sia verdognolo" o "un DO che non sembri un MI", il punto è che la certificazione (che probabilmente è fatta a campione o peggio ancora "a progetto") si pagae non tutti hanno voglia di spendere per farsi dire "ok, è un buon paio di casse" o "ok, è un televisore decente".

[gugoXX]

Chiedo qui, visto la tua passione magari mi sai rispondere.
I cinema sono ciscuno strutturato diversamente, per seguire le regole architetturali della sala.
Alcuni magari hanno 2 cassone davanti e 3 per lato piu' qualcuna dietro.
Altri hanno un cassone centrale, un paio davanti e altri di lato.
Altri ancora hanno nastri di casse sparpagliati dappertutto.

Mi chiedo, che codifica viene usata per l'audio originale della sala cinema?
Esiste uno standard per i cinema, con codifica difersa rispetto ai normali DVD casalinghi, che permetta di autoadattare l'audio alla configurazione delle casse del cinema (del caso immagino con un processore di suono opportunamente configurato, conscio della disposizione delle casse)?

Non saprei, immagino qualcosa tipo: Ora fai uscire questo suono a 35°, e piano piano spostalo fino a 70°. Poi questo processore distribuirebbe la sorgente di suono a seconda delle casse effettivamente presenti e della loro posizione.

[ConteZero]

Esistono diversi standard per i cinema, anche se sostanzialmente oggi sono quattro.

1. il sistema degli anni che furono, ovvero le due tracce audio nella pellicola... uno stereo di qualità schifosa tenuto per compatibilità (ma anche come fallback nel caso di problemi con gli altri sistemi). E'essenzialmente due colonne bianche su fondo nero (la famosa "colonna sonora").
2. Dolby Digital (DD) ovvero un sistema sostanzialmente identico al Dolby digital che c'è nei DVD, i cui dati sono fra i "buchi" per il rocchetto della pellicola (se guardi bene al centro del "quadrato" c'è proprio il loghino Dolby).
3. DTS ovvero un sistema sostanzialmente identico al DTS che c'è nei DVD, i cui dati sono su CD a parte "sincronizzati" con particolari timecode nella pellicola.
4. SDDS ovvero un sistema unico pensato solo per le sale cinema i cui dati sono all'esterno dei buchi per il rocchetto della pellicola.

Se SDDS "salta" (perché la pellicola è usurata) può partire il failover su DD o sullo stereo (con le due "colonne" sonore), se salta il DTS (perché non si legge bene il timecode) può partire il DD failover o le colonne stereo, se parte il Dolby Digital via di analogico stile 20 anni fa.

[rimg]http://www.lucadegasper.com/blog/wp-content/uploads/2010/03/35mm_film_audio_macro.jpg[/rimg]



Oh, si, ultimamente sulla soundtrack c'è direttamente il riversaggio del dolby "stereo" ottico (questa l'ho scoperta di recente, non sono un proiezionista).

Ognuno di questi sistemi ha la SUA disposizione delle casse, i suoi parametri di certificazione e le sue specifiche.

Per il resto gli arrangiamenti sono funzionali al sistema supportato, ma ci sono appositi filtri a matrici che servono a "sistemare" il formato audio a seconda della stanza per "correggere" eventuali casse mancanti o posizionate in modo diverso rispetto agli standard richiesti.

Dolby Digital e DTS sono abbastanza simili come posizionamenti delle casse (che assomigliano molto agli equivalenti sugli HT) mentre SDDS è più particolare perché anziché tre frontali (L-C-R) ne ha cinque per una maggior "resa" della direzionalità.
Gli speaker surround sul lato invece sono tanti perché... la sala è grande e se non ce ne fossero diversi il suono "d'ambiente" sarebbe troppo direzionale, ma sono comunque tutti tarati sullo stesso segnale (SR da un lato e SL dall'altro).

[matti157]

spettacolari tutte queste spiegazioni

bravo contezero
sarebbero da mettere in rilievo

[gugoXX]

Grazie.

[ConteZero]

Da notare che DD e DTS per come sono fatti possono essere riversati direttamente su DVD/BD (ed infatti spesso lo sono) ed hanno gli stessi bitrate che hanno su DVD.
Quindi la tanto agognata qualità del cinema è praticamente la stessa degli impianti home... fatta salva la qualità degli impianti di riproduzione.

On the same line : Dolby TrueHD/DTS Master Audio sono "anni" avanti, come qualità intrinseca, a quel che normalmente c'è al cinema.

[LaK-o-OnE]

Ma l'sdds è più prestante di dd e dts?

[ConteZero]

Ma l'sdds è più prestante di dd e dts?

E'diverso, ed è esclusivo delle sale cinema.
E'una delle cosine che ha fatto Sony in quanto semimonopolista, ma alla fine è stato un po'snobbato perché fra i vari sistemi Dolby e DTS non si sentiva il bisogno anche di questo (in pratica il memory stick dei formati cinema ).
Al cinema viene comunque usato... specialmente nei film che tira fuori Sony e la controllata Columbia Tristar.

Da notare che la "fregatura" è che t'impapocchiano come vogliono... perché il logo THX possono darlo alle sale DD, DTS o SDDS... basta che la sala rientri nei parametri THX.
Và da sé che se guardi solo la certificazione THX può capitarti d'andare in una sala con dispositivi magari cablati bene ma non "all'avanguardia".

[LaK-o-OnE]

Quindi, in sostanza, è una cagata bella e buona

[ConteZero]

Quindi, in sostanza, è una cagata bella e buona

No, è solo che non è così "figo" o utile, tant'è che Sony non l'ha messo neppure sui BD.

[LaK-o-OnE]

Insomma una cagata (facevi il paragone con le memory stick )

[ConteZero]

Insomma una cagata (facevi il paragone con le memory stick )

Diciamo che è utile e, mentre mia madre succhia cazzi, affermato come le Memory Stick.
Se hai roba Sony (stile vecchie PS3) probabilmente ci trovi lo slot MS -> Se hai film Sony probabilmente ci trovi la traccia SDDS oltre a quella DD/DTS.

[matti157]

quindi se ho ben capito le tracce audio in lingua originale possono passare direttamente dalla post-produzione del film ai blue ray?
e la traccia stereo di base pure?

[ConteZero]

quindi se ho ben capito le tracce audio in lingua originale possono passare direttamente dalla post-produzione del film ai blue ray?
e la traccia stereo di base pure?

Honestly non lo so... oggi si usa rimasterizzare l'audio quando si fa il DVD ma in linea di massima i "dati" (codifica e bitrate) sono gli stessi quindi nulla vieta di riversare le tracce dei film dalla pellicola direttamente al master DVD.