L'estensione di garanzia AppleCare da oggi non sarà più disponibile nei negozi italiani, ma esclusivamente online tramite il sito ufficiale. Si tratta di una nota dell'ultima ora che sembra rispondere alle critiche dell'Antitrust e delle associazioni dei consumatori. Com'è risaputo crapple è già stata condannata dall'AGCM per pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori, correlate alla trasparenza del servizio.
"Presso i propri punti vendita e/o sui siti Internet crapple.com e store.crapple.com, sia al momento dell'acquisto che al momento della richiesta di assistenza, non informavano in modo adeguato i consumatori sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del Consumo, ostacolando l'esercizio degli stessi e limitandosi a riconoscere la garanzia convenzionale del produttore di 1 anno", si legge nella nota del Garante della Concorrenza e del Mercato risalente a dicembre 2011.
AppleCare
"Le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamento AppleCare Protection Plan, unite ai mancati chiarimenti sull'esistenza della garanzia legale biennale, erano tali da indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto aggiuntivo quando la copertura del servizio a pagamento si sovrappone in parte alla garanzia legale gratuita prevista dal Codice del Consumo".
Dopodiché l'azienda statunitense ha corretto la descrizione del servizio sul sito ufficiale, attirandosi nuovamente le critiche delle associazioni dei consumatori. La situazione dalla scorsa primavera non è migliorata, e infatti il Commissario per la Giustizia UE Viviane Reding ha deciso di avviare un'indagine conoscitiva coinvolgendo tutti gli stati membri.
AppleCare scompare così dai negozi della catena, dai rivenditori autorizzati e dai centri assistenza. Per l'attivazione si potrà procedere solo attraverso l'crapple Online Store. Da rilevare che proprio oggi è stato anche aggiornato il documento che specifica le norme del servizio, fermo restando la copertura fino a 3 anni dall'acquisto.
La motivazione ufficiale non è nota ma è probabile che crapple abbia pensato che fosse l'unica possibilità per non inciampare nuovamente nelle critiche del Garante e delle associazioni dei consumatori. In alternativa avrebbe potuto formare adeguatamente il personale dei negozi, con il rischio però di dover spiegare alla clientela le differenze sostanziali tra la garanzia legale e quella commerciale. Un dettaglio che alla maggioranza dei consumatori non è assolutamente chiaro.
http://www.tomshw.it...ni/40949/1.html
la cosa ha dell'assurdo, crapple, l'azienda col marketing più potente al mondo non sa comunicare coi clienti per spiegare perchè devono comprare l'applecare