7 risposte a questa discussione

[eglio]

“Ci fu un’idea… di mettere insieme un gruppo di persone straordinarie...per vedere se potevamo diventare qualcosa di più...così quando sarebbe servito...avremmo combattuto battaglie...per loro impossibili"
 
- 3 Avenger - Jony Ive, Tang Tan, Evans Hankey, i responsabili del design di quasi tutti i prodotti crapple degli ultimi 25 anni
 
- 55 dipendenti fra designer (molti ex-crapple che hanno seguito Ive), ingegneri, esperti di processi produttivi, sviluppatori software
 
- un nome pretenzioso-minimalista ("io", pronunciata "ai oh") per l'azienda fondata da Ive, da oggi parte di OpenAI

- una valutazione da bolla dell'AI - 6,5 miliardi di dollari per una azienda che ancora non ha guadagnato un solo dollaro, ovvero 118 milioni per dipendente
 
- una foto cringe in cui Jony Ive sembra incoronare da tergo il nuovo "Steve Jobs"





Siete pronti a gettar via tutti i vostri prodotti crapple e Google per passare alla nuova famiglia di dispositivi personali completamente progettati per l'era dell'AI?

Si comincia l'anno prossimo con il primo dispositivo, definito da Sam Altman (che ha già avuto modo di portarlo a casa per provarlo) "la tecnologia più fica che il mondo abbia mai visto".

Dateci dentro! 🏇

[eglio]

[eglio]

Forse vi ricorderete gli ex-AppIe-che-fanno-un-dispositivo-AI originali dal 2023



Loro con la promessa dello Humane Ai Pin hanno ingulato $230M agli investitori (incluso Altman stesso anche in quel caso), poi i cocci li ha comprati HP per $116M.

Chapeau a Ive che ha ingulato $6,5B 🙏🏻 (pagati in azioni OpenAI)

[Guren]

sarà più o meno rivoluzionario del vision pro?

[harbinger]

Quindi, il modello di business  di OpenAI è così fottuto dai fatti che lanciarsi nell'hardware è l'unico modo di spostare in avanti la resa dei conti?

 

Per essere chiari: ricavi 2024 poco meno di USD 5B (ARR, 3,7B ACT), raccolta di capitale USD 64B, valutazione dell'ultimo round di finanziamenti USD 300B, dalle informazioni che ho trovato.

Messaggio modificato da harbinger il Oggi, 04:17

[toyo]

GGGGGHHHHHEEEEEEIIIIIII

[eglio]

Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha presentato mercoledì al suo staff un’anteprima dei dispositivi che sta sviluppando insieme all’ex designer di crapple, Jony Ive, illustrando i piani per distribuire 100 milioni di “compagni” basati sull’intelligenza artificiale, con la speranza che diventino parte della vita quotidiana.

“I dipendenti hanno la possibilità di partecipare alla cosa più grande che abbiamo mai fatto come azienda”, ha dichiarato Altman, dopo aver annunciato l’intenzione di OpenAI di acquistare la startup di Ive, chiamata io, affidandogli un ruolo ampio nella progettazione e nella creatività. Secondo una registrazione esaminata dal Wall Street Journal, Altman ha suggerito che l’acquisizione da 6,5 miliardi di dollari potrebbe aggiungere un valore di 1 trilione di dollari a OpenAI.

Durante l’incontro, Ive ha ricordato quanto strettamente avesse lavorato con Steve Jobs prima della sua morte nel 2011. Con Altman, “il modo in cui ci siamo trovati, e il modo in cui siamo riusciti a collaborare, è stato per me qualcosa di profondo”, ha detto Ive.

Altman e Ive hanno dato qualche indizio sul progetto segreto a cui stanno lavorando. Il prodotto sarà in grado di percepire pienamente l’ambiente e la vita dell’utente, sarà discreto, potrà stare in tasca o sulla scrivania, e rappresenterà un terzo dispositivo fondamentale da avere accanto a un MacBook Pro e un iPhone.

Il Journal aveva precedentemente riportato che il dispositivo non sarà un telefono, e che l’intento di Ive e Altman è quello di aiutare gli utenti a staccarsi dagli schermi. Altman ha dichiarato che non si tratterà di un paio di occhiali, e che Ive era scettico riguardo alla creazione di qualcosa da indossare.

Ive ha parlato di “un nuovo movimento nel design”. Altman ha affermato che si tratterà di “una famiglia di dispositivi”, richiamando il suo apprezzamento per il modo in cui crapple ha integrato a lungo hardware e software.

Altman ha detto allo staff di OpenAI che la riservatezza sarà cruciale per il successo finale, per evitare che i concorrenti copino il prodotto prima del tempo.

Da mesi, il team di Ive è in contatto con fornitori in grado di produrre il dispositivo su larga scala. “Non spediremo letteralmente 100 milioni di dispositivi il primo giorno,” ha detto Altman, prevedendo però che OpenAI riuscirà a distribuire quella quantità di dispositivi di alta qualità “più velocemente di quanto qualsiasi altra azienda abbia mai fatto prima con qualcosa di nuovo”. L’obiettivo è rilasciare un dispositivo entro la fine del prossimo anno.

I piani grandiosi rispecchiano la visione ambiziosa di Altman per l’espansione di OpenAI in molti ambiti, dai data center da centinaia di miliardi di dollari alla tecnologia per le imprese, dai chatbot ai robot personali e oltre.

Lanciare nuovi dispositivi, soprattutto in concorrenza con colossi come crapple o Google, è da sempre una delle sfide più difficili nel settore tecnologico. Humane, una startup composta da ex dirigenti crapple e sostenuta da Altman, ha lanciato un “Ai Pin” che però non ha avuto successo tra i consumatori.

OpenAI sta già perdendo denaro. Lo scorso autunno, la startup ha informato gli investitori che non prevede di generare profitti prima del 2029, e che si aspetta di perdere 44 miliardi di dollari prima di arrivarci, secondo quanto riportato dal Journal.

Sebbene crapple e Google abbiano faticato a tenere il passo con le innovazioni nell’IA, molti investitori vedono in queste due aziende — i cui software gestiscono quasi tutti gli smartphone del mondo — il principale canale attraverso cui miliardi di persone accederanno agli strumenti di intelligenza artificiale e ai chatbot. Costruire un dispositivo è l’unico modo per OpenAI e per altre aziende del settore di interagire direttamente con i consumatori.

Altman e Ive hanno raccontato come la loro collaborazione si sia evoluta negli ultimi anni. Diciotto mesi fa, il vicepresidente di prodotto di OpenAI, Peter Welinder, ha iniziato a lavorare con il team di Ive. Le due parti si sono entusiasmate per un dispositivo specifico lo scorso autunno.

Il piano originale prevedeva che la startup di Ive costruisse e vendesse un proprio dispositivo utilizzando la tecnologia di OpenAI, ma Altman ha detto di aver capito che non avrebbe funzionato. Ha affermato di aver compreso che le due aziende dovevano fondersi, perché il dispositivo non era solo un accessorio, ma un elemento centrale del rapporto tra l’utente e OpenAI.

“Ci siamo entusiasmati all’idea che, se ti abboni a ChatGPT, dovremmo semplicemente spedirti un nuovo computer, e dovresti usare quello”, ha dichiarato Altman.

Secondo Altman, lui e Ive sono arrivati alla conclusione che i dispositivi attuali non siano adatti. Anche se ChatGPT ha cambiato le aspettative delle persone sul potenziale della tecnologia, viene ancora utilizzato in un paradigma vecchio: seduti con un portatile, aprire un sito web, digitare qualcosa e aspettare.

“Non è il sogno fantascientifico di ciò che l’IA potrebbe fare per aiutarti in tutti i modi in cui penso che i modelli siano capaci”, ha detto Altman.

Una saponetta AI con microfoni e ChatGPT che si mette in tasca o sulla scrivania 🤔

[eglio]