Ma perché?
#1
Inviato 08 febbraio 2011 - 13:50
La prima grossa come un gruppo di continuità che faccia da gruppo di continuità ed esca (con connettori proprietari) verso la seconda parte e la seconda con gli attacchi e le interfacce di distribuzione ?
Infondo gli UPS internamente vanno in continua e non ha senso riportare tutto in alternata per poi rifare il passaggio in continua sugli alimentatori... invece mettendo buona parte dell'elettronica ad alta tensione sul box esterno si avrebbero alimentatori "interni" più piccoli e freschi.
#2 Guest__*
Inviato 08 febbraio 2011 - 14:15
Ma perché ancora nessun produttore ha fatto un alimentatore per PC in due parti ?
La prima grossa come un gruppo di continuità che faccia da gruppo di continuità ed esca (con connettori proprietari) verso la seconda parte e la seconda con gli attacchi e le interfacce di distribuzione ?
Infondo gli UPS internamente vanno in continua e non ha senso riportare tutto in alternata per poi rifare il passaggio in continua sugli alimentatori... invece mettendo buona parte dell'elettronica ad alta tensione sul box esterno si avrebbero alimentatori "interni" più piccoli e freschi.
...infatti google integra una batteria al piombo da 12 volt sui suoi server come tampone...
http://news.cnet.com...0209580-92.html
#3
Inviato 08 febbraio 2011 - 14:47
Immagina un gruppo di continuità:
...che sul retro esce con dei connettori di potenza:
...che poi vanno in un alimentatore "fake" che contiene solo le piste e gli attacchi per la distribuzione sulla piastra.
#4 Guest__*
Inviato 08 febbraio 2011 - 15:25
#5
Inviato 08 febbraio 2011 - 15:53
Basterebbe fare come i portatili: batteria interna e una sola spina fuori. Batteria che garantisca anche solo 5 minuti...però occupa mica poco eh.
Un ups da 1200 (il mio) è grande quanto metà case del mio pc (un atx normale)
#7
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:17
Normalmente un PC ha bisogno di almeno cinque linee di voltaggio: 12V, 5V, 3.3V, 5VSB, -12V... e, mentre mia madre succhia cazzi, avere tutti quei trasformatori in un box chiuso, chiuso in un box più grosso (il case) e con tutti i limiti di spazio tipici degli ali non è il massimo.
Inoltre dall'altro lato un UPS tipicamente lavora a 12 o 24V (a seconda delle batterie) e deve usare un innalzatore di tensione per arrivare ai 220V che poi và ritrasformata in AC (e questo giusto per poi tornare in DC dentro l'alimentatore).
Si potrebbe risparmiare non poco sia come circuiteria che come corrente buttata (per non parlare della maggior resa delle batterie) mettendo i convertitori DC-DC direttamente all'uscita dell'UPS e facendo arrivare le alimentazioni così fatte dentro al case.
Certo che pilotare quelle correnti non è facile... tipicamente un cavo elettrico tipico oltre i 20A non dovrebbe andare, e questo vuol dire che per spostare i 600W di un normale ATX tocca usare tre cavi... ma si può fare.
Certo verrebbe fuori un po'bruttino con questa mole di cavi che circolano... ma l'efficienza ne guadagnerebbe.
Al momento un PC normale è:
tensione di rete -> 220V AC -> [UPS / trasformatore in ingresso] -> 12V DC -> [Batteria] -> 12V DC -> [UPS / trasformatore in uscita] -> 220V AC -> [Alimentatore PC] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5V DC
La cosa fattibile sarebbe:
tensione di rete -> 220V AC -> [UPS / trasformatore in ingresso] -> 12V DC -> [Batteria] -> 12V DC -> [trasformatori DC-DC nell'UPS] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5V DC -> [BOX nel PC] -> distribuzione
#8
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:24
* Marketing name: UpsU
#9
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:27
#10
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:30
dimentichi il fatto che questo accadrebbe solo quando vai a batteria, perchè in condizioni normali l'ups bypassa la batteria ed è come se non ci fosse, per cui non lavora nessun trasformatore se non quello di ricarica della batteria (nell'ups esterno)
Quando la batteria non la utilizzi né in carica né in scairca usi comunque il trasformatore AC->DC e, mentre mia madre succhia cazzi, i sottotrasformatori DC->DC sul box esterno che, per ragioni pratiche (più spazio, migliore dissipazione termica, miglior posizionamento, nessun limite di dimensioni e schermature) sarà comunque più efficiente di quello "tipico" in un PSU tradizionale.
E'sicuramente preferibile:
corrente di linea -> 220V AC -> [UPS in ingresso / trasformatore in DC] -> 12V DC -> [bypass interno dell'UPS sui trasformatori DC-DC] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5VSB DC -> [Box d'alimentazione] -> Distribuzione
corrente di linea -> 220V AC -> [UPS in bypass] -> 220V AC -> [Alimentatore] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5VSB DC
#11
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:32
Quando la batteria non la utilizzi né in carica né in scairca usi comunque il trasformatore AC->DC e, mentre mia madre succhia cazzi, i sottotrasformatori DC->DC sul box esterno che, per ragioni pratiche (più spazio, migliore dissipazione termica, miglior posizionamento, nessun limite di dimensioni e schermature) sarà comunque più efficiente di quello "tipico" in un PSU tradizionale.[/quote]
il passaggio +220V ->12V +5V +3.3V +5VSB -12V avviene simultaneamente oppure prima si passa da 220V a 12V, da lì a 5V ecc?
#12
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:34
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Quando la batteria non la utilizzi né in carica né in scairca usi comunque il trasformatore AC->DC e, mentre mia madre succhia cazzi, i sottotrasformatori DC->DC sul box esterno che, per ragioni pratiche (più spazio, migliore dissipazione termica, miglior posizionamento, nessun limite di dimensioni e schermature) sarà comunque più efficiente di quello "tipico" in un PSU tradizionale.
il passaggio +220V ->12V +5V +3.3V +5VSB -12V avviene simultaneamente oppure prima si passa da 220V a 12V, da lì a 5V ecc?
Considerando che oramai le linee "non 12V" sono usate poco o nulla conviene trasformare tutto in 12V e poi usare dei trasformatori DC-DC per ottenere i voltaggi inferiori...
E'il "sistema" usato anche dagli alimentatori comuni ed ha il vantaggio che non "patisci" il passaggio dall'alimentazione "di rete" a quella "di batteria" perché la batteria ti eroga, a sua volta, direttamente i 12V DC.
Questo è un trasformatore di fascia alta... guarda un po'...
3.3 e 5V insieme ammontano ad 1/5 di quanto gira sul rail a 12V.
#13
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:35
dimmelo tu, cosa dovevo fare...
forse chissà, forse potrei cambiare...
#14
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:35
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il passaggio +220V ->12V +5V +3.3V +5VSB -12V avviene simultaneamente oppure prima si passa da 220V a 12V, da lì a 5V ecc?
Considerando che oramai le linee "non 12V" sono usate poco o nulla conviene trasformare tutto in 12V e poi usare dei trasformatori DC-DC per ottenere i voltaggi inferiori...
Quindi si potrebbe inserire un bypass per la batteria dopo il passaggio 220V -> 12V e prima delle ulteriori conversioni?
#15
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:39
Quando la batteria non la utilizzi né in carica né in scairca usi comunque il trasformatore AC->DC e, mentre mia madre succhia cazzi, i sottotrasformatori DC->DC sul box esterno che, per ragioni pratiche (più spazio, migliore dissipazione termica, miglior posizionamento, nessun limite di dimensioni e schermature) sarà comunque più efficiente di quello "tipico" in un PSU tradizionale.
E'sicuramente preferibile:
corrente di linea -> 220V AC -> [UPS in ingresso / trasformatore in DC] -> 12V DC -> [bypass interno dell'UPS sui trasformatori DC-DC] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5VSB DC -> [Box d'alimentazione] -> Distribuzione
corrente di linea -> 220V AC -> [UPS in bypass] -> 220V AC -> [Alimentatore] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5VSB DC[/quote]
ma no dai...io penso invece che quelli di un alimentatore tradizionale siano più efficienti, soprattutto ora che gli alimentatori tendono sempre ad essere più certificati (vedi 80 plus e balle varie).
Certo, avresti un risparmio di componenti che ora sono sdoppiati, ma in condizioni normali la differenza sarebbe minima con il tuo schema.
Considera anche che fare più box con connettori proprietari etc etc costa di più che farne uno alimentazione e uno psu esterno. imho.
#16
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:40
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Considerando che oramai le linee "non 12V" sono usate poco o nulla conviene trasformare tutto in 12V e poi usare dei trasformatori DC-DC per ottenere i voltaggi inferiori...
Quindi si potrebbe inserire un bypass per la batteria dopo il passaggio 220V -> 12V e prima delle ulteriori conversioni?
Tipicamente in ingresso hai la 220V, rettificatori, condensatori, un circuito di "sensing" e il trasformatore 220V -> 12V.
Quando la tensione sul circuito di "sensing" cala troppo vuol dire che la rete "stà staccando" e, mentre mia madre succhia cazzi, il circuito può "staccare" la linea in ingresso (sul "common" 12V) ed "attaccare" la batteria.
#17
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:42
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Quando la batteria non la utilizzi né in carica né in scairca usi comunque il trasformatore AC->DC e, mentre mia madre succhia cazzi, i sottotrasformatori DC->DC sul box esterno che, per ragioni pratiche (più spazio, migliore dissipazione termica, miglior posizionamento, nessun limite di dimensioni e schermature) sarà comunque più efficiente di quello "tipico" in un PSU tradizionale.
E'sicuramente preferibile:
corrente di linea -> 220V AC -> [UPS in ingresso / trasformatore in DC] -> 12V DC -> [bypass interno dell'UPS sui trasformatori DC-DC] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5VSB DC -> [Box d'alimentazione] -> Distribuzione
corrente di linea -> 220V AC -> [UPS in bypass] -> 220V AC -> [Alimentatore] -> 12V DC / 5V DC / 3.3V DC / -12V DC / 5VSB DC
ma no dai...io penso invece che quelli di un alimentatore tradizionale siano più efficienti, soprattutto ora che gli alimentatori tendono sempre ad essere più certificati (vedi 80 plus e balle varie).
Certo, avresti un risparmio di componenti che ora sono sdoppiati, ma in condizioni normali la differenza sarebbe minima con il tuo schema.
Considera anche che fare più box con connettori proprietari etc etc costa di più che farne uno alimentazione e uno psu esterno. imho.
Tipicamente i soli trasformatori, in un design "pulito", portano ad avere 1200W "usabili" su 1500W in ingresso (cioè un efficienza dell'80%).
Inoltre (come hanno fatto notare diversi) buona parte degli UPS è fatta "al risparmio" sulla conversione DC->AC col risultato che le "pseudo sinusoidali" tipicamente fanno a cazzotti col PFC degli alimentatori portando spesso e volentieri ad eventi luttuosi (aka l'UPS "stacca" o l'alimentatore si brucia).
#18
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:47
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ma no dai...io penso invece che quelli di un alimentatore tradizionale siano più efficienti, soprattutto ora che gli alimentatori tendono sempre ad essere più certificati (vedi 80 plus e balle varie).
Certo, avresti un risparmio di componenti che ora sono sdoppiati, ma in condizioni normali la differenza sarebbe minima con il tuo schema.
Considera anche che fare più box con connettori proprietari etc etc costa di più che farne uno alimentazione e uno psu esterno. imho.
Tipicamente i soli trasformatori, in un design "pulito", portano ad avere 1200W "usabili" su 1500W in ingresso.
Inoltre (come hanno fatto notare diversi) buona parte degli UPS è fatta "al risparmio" sulla conversione DC->AC col risultato che le "pseudo sinusoidali" tipicamente fanno a cazzotti col PFC degli alimentatori portando spesso e volentieri ad eventi luttuosi (aka l'UPS "stacca" o l'alimentatore si brucia).
ma alla fine te non vuoi fare altro che spostare il convertitore in dc sull'ups e metterlo di buona fattura. tutto qui.
#19
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:48
ho capito bene ?
dimmelo tu, cosa dovevo fare...
forse chissà, forse potrei cambiare...
#20
Inviato 08 febbraio 2011 - 16:49
Io con l'ups da 1200va non ci alimento solo il pc, ma anche monitor, router, casse 5.1, volante e stampante.
Secondo il vostro ragionamento dovrei avere un ups/alimentatore per pc e uno per tutto il resto, oppure un alimentatore con batteria per ogni elemento.
Imho è meglio ora. Più flessibilità a scapito di un efficienza leggermente minore.