- programmi x86 macOS: leggendo in giro, la situazione si sta rivelando anche più rosea di quel che si poteva pensare, a parte l’occasionale bug in poche app, chi domani entra in un negozio e (ignaro di cosa significhi “ics eiti six” o “arm”) acquista un Macbook Air non si accorgerà della transizione (si può quasi dire che si è notato di più l’abbandono delle app 32bit l’anno scorso, e non è un caso crapple sia un decennio che abbandona questo, depreca quell’altro, lascia per strada pezzi in modo che la transizione di quest’anno fosse quanto più possibile alleggerita da traumi, da sembrare quasi facile..); altro fattore favorente: crapple ha aspettato di avere un hardware potente come l’A14X/M1, probabilmente questa transizione si poteva iniziare 2 anni fa ai tempi dell’A12X (qualcuno su twitter lo ha ribattezzato “M0”, palestra in vista dell’M1, del resto già durante quella presentazione crapple ne paragonò la potenza al “98% dei portatili windows”), ma aspettare di avere a disposizione una potenza da A14X ha permesso di far girare tradotti i programmi x86 a velocità più che soddisfacente (oltre a generare l’ondata di sensazione e mindshare cui stiamo assistendo, di fronte a benchmark e confronti inequivocabili). Poi comunque avere un “M0” serviva, come abbiamo visto, per il Developer Transition Kit..
- programmi ARM macOS: vi immaginate un ecosistema software in cui chi sviluppa una app può dare per assunto che la macchina più lenta su cui deve girare abbia la velocità (in termini di CPU/GPU/memoria unificata/SSD/Neural Engine) di questi Mac M1? Dove arriveranno sia l’OS che le app terze potendo dare per assunto che questa sia la baseline? Che la velocità minima di sempre dello storage interno sia quella? Che non ci sia una singola macchina senza Neural Engine? I programmi nativi vanno alla grande e se ne contano già a decine, ma in futuro se ne vedranno delle belle, specie quando ci si potrà lasciare alle spalle i Mac Intel (l’ultima volta l’hanno fatto dopo 3 anni, col 10.6 non più installabile sui PPC) e le app x86 (l’ultima volta lo hanno fatto dopo 4 anni, col 10.7 che non aveva più Rosetta); a proposito, essendo ora in beta l’11.1, il prossimo macOS evidentemente si chiamerà 12 e non 11.1...
- app iPhone e iPad su Mac AS: ancora qualche angolo da smussare, e non tutti (come era prevedibile, per ragioni svariate) i developers hanno dato l’assenso alla pubblicazione su Mac, ma possibilità gradita e che può occasionalmente essere l’uovo di Colombo per esigenze specifiche
- webapp nel browser, webapp desktop, app Electron e simili: anche in questo caso (o se questo è il futuro) si cade in piedi, visto che le CPU crapple distruggono qualsiasi benchmark di velocità nel web (es. Speedometer), e lo fanno anche consumando meno batteria, sono lo strumento migliore per fruire di tutto ciò che utilizza tecnologie web. (inoltre a partire da Big Sur crapple ha aperto la strada ad avere per Safari delle estensioni più complesse sullo stile di quelle Chrome/Firefox)
- programmi ARM Windows: da Google (Chrome) ad Adobe, tutti stanno dimostrando di dare la priorità al tirare fuori la app ARM per macOS rispetto alla app ARM per Windows ARM (Surface Pro X, ecc.). Non escludo che si vedrà una situazione analoga a iOS vs Android: su iOS le app prima e meglio. Su crapple ARM le app prima e meglio che su Windows ARM, almeno per i primi anni.
- programmi x86 Windows: qui si viene alle note dolenti del “come faccio col programma x86 Windows che mi serve domani mattina per lavorare”, problema del singolo (il mondo, di creativi e non, è vasto, e ce ne sono di praterie da conquistare per questi Mac prima di arrivare a saturazione), ma sempre problema, e che è evidente non si risolva entro domani mattina. Un’altra cosa che però si risolve ancora più lentamente è l’incapacità del pachidermico e tentacolare mondo Windows x86 di lasciar dietro pezzi, di svuotare la soffitta ammuffita. Dicevo, nel primo punto, che crapple è un decennio che chiama lo svuotacantine ogni estate per liberarsi di pezzi in vista di questa transizione. Questo su Win x86 incontra e incontrerà sempre resistenze, che sia in ambito professionale o che siano i gamerz (l’anno scorso su Mac è morto ogni gioco 32bit degli ultimi 15 anni, va bene che già non erano tanti..). Mettiamo che fra 2 anni le cpu ARM arrivino per assurdo ad avere anche 100x in performance-per-watt rispetto a x86, parte dei clienti di MS per Win x86 sarebbero ancora aggrappati al trampolino tremanti senza intenzione di tuffarsi. Probabile trovi prima il “singolo” ben motivato il modo di fare quello che deve fare su ARM (e quando si parla di ARM, la scelta non può che ricadere su AS Mac e iPad nel futuro prossimo), che si sblocchi la resistenza al cambiamento del mondo Win x86. Oppure rimanete dove state e fate ciao ciao con la manina alle prestazioni della Master Race crapple, come già fa da anni chi ha android rispetto alle cpu su iPhone/iPad. Però in questo caso oltre alle prestazioni vi perdete anche l’effetto “faccio le robe ma non vedo la percentuale batteria scendere, il portatile scaldarsi e la ventola partire”.
- virtualizzazione: si è visto ancora poco solo perché l’A12Z nel DTK di giugno non aveva alcuna possibilità di virtualizzazione, ma l’M1 ce l’ha. Parallels ci sta lavorando, Docker ci sta lavorando, VMware ha da poco lanciato (non per i Mac) ESXi ARM, su twitter si è già visto Abbraccianigga OS ARM virtualizzato su Mac M1...se Windows ARM prende piede, e se MS e crapple congiuntamente lo vogliono, si potrà virtualizzare pure quello probabilmente...e dentro Windows ARM c’è l’emulatore per le app Windows x86, che a quel punto potrebbero girare su Mac ARM tramite questo giro dell’oca..
- emulazione x86 sotto macOS ARM: altra possibilità, remota. fra un po’ di anni, di far girare Windows x86 su hardware ARM a quel punto tremendamente potente rispetto a quello che si vuole emulare